Buongiorno a tutti,
in questa settimana ritorniamo a parlare dell’aggiornamento catastale post superbonus 110% e sui controlli da parte dell’agenzia delle entrate.
Il Ministero dell’economia ha più volte sottolineato la necessità di verificare l’attuazione dei controlli sugli immobili che hanno beneficiato del Superbonus e di aggiornare i valori catastali di quelli che hanno subito miglioramenti.
La legge prevede che l’Agenzia delle Entrate verifichi se i contribuenti che hanno beneficiato del Superbonus hanno presentato la dichiarazione di variazione catastale, quando era necessaria. Questa verifica si basa sull’incrocio di diverse banche dati, tra cui quelle relative agli interventi di recupero edilizio, efficienza energetica, rischio sismico, impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica, e quella catastale.
L’obiettivo è controllare se sono state apportate modifiche agli immobili che hanno usufruito del Superbonus e che potrebbero aver avuto un impatto sulla rendita catastale. Infatti, alcuni interventi, come ampliamenti, cambi di destinazione d’uso o modifiche interne significative, possono aumentare il valore dell’immobile e di conseguenza la sua rendita.
La dichiarazione di variazione catastale è responsabilità del proprietario dell’immobile e deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate tramite un atto di aggiornamento predisposto da un professionista abilitato (architetto, ingegnere, geometra, agronomo, perito edile o perito agrario, quest’ultimo per i soli fabbricati rurali).
La procedura per effettuare la variazione catastale si svolge principalmente attraverso l’utilizzo del software DOCFA (Documentazione Catastale Fabbricati). Questo software consente ai professionisti abilitati di redigere e inviare telematicamente le denunce di variazione catastale.
Nel contesto specifico degli interventi Superbonus 110% le fasi principali sono:
1. Verifica della necessità della variazione catastale
- Valutazione degli interventi: il professionista incaricato deve valutare attentamente quali interventi realizzati con il Superbonus 110% possono aver modificato la rendita catastale o le caratteristiche dell’immobile (ad esempio, aumento della superficie, cambio di destinazione d’uso, modifiche interne significative).
- Confronto con la situazione catastale: il professionista verifica la situazione catastale pre-esistente per individuare le variazioni da apportare.
2. Preparazione della documentazione specifica per il Superbonus 110%
- Documentazione standard: oltre alle planimetrie aggiornate, alla relazione tecnica e al titolo edilizio (se necessario), potrebbe essere richiesta documentazione specifica relativa agli interventi Superbonus 110%, come ad esempio l’asseverazione energetica o i documenti relativi agli interventi antisismici.
- Attenzione alle scadenze: è fondamentale rispettare le scadenze specifiche previste per la comunicazione delle variazioni catastali post-Superbonus 110%.
3. Elaborazione con DOCFA, con particolare attenzione a:
- Corretta tipologia di variazione: il professionista deve selezionare la tipologia di variazione catastale più appropriata in relazione agli interventi Superbonus 110% eseguiti.
- Riferimenti al Superbonus 110%: nella compilazione del DOCFA, è importante fare esplicito riferimento agli interventi realizzati con il Superbonus 110%, indicando i relativi codici e riferimenti normativi.
4. Invio della variazione e gestione delle comunicazioni con l’Agenzia delle Entrate
- Monitoraggio delle comunicazioni: è fondamentale monitorare attentamente le comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate, che potrebbe richiedere chiarimenti o integrazioni alla documentazione presentata.
- Assistenza del professionista: il professionista incaricato può fornire assistenza nella gestione di eventuali comunicazioni con l’Agenzia delle Entrate e nella risoluzione di eventuali problematiche.
Uno step importante per il discorso accatastamento post superbonus riguarda il valore della rivalutazione dell’immobile; qualora il valore dell’immobile, a seguito della rivalutazione, superi del 15% la rendita catastale precedentemente registrata, si rende necessario procedere all’aggiornamento di quest’ultima. Per rendere più comprensibile questo discorso, ecco un esempio di intervento soggetto a variazione catastale:
Intervento: cappotto + infissi
Casa con rendita catastale di 1.000 euro
- cappotto = € 40.000 (trattandosi di nuova installazione si computa il 100%)
- infissi = € 20.000 (trattandosi di intervento migliorativo si computa solo il 50% e quindi € 10.000)
- spese migliorative attuali = € 50.000
- rivalutazione della miglioria con i valori del 1988/89 (spesa attuale / 2,448) = € 20.424
- Rendita catastale rivalutata = € 1.000 x 100 = € 100.000
- Rapporto miglioria / valore fiscale = € 20.424/€ 100.000 x 100 = 20,4%
Il valore della rivalutazione è superiore al 15% della rendita e bisogna provvedere all’aggiornamento della rendita catastale.
Riassumiamo quanto detto fin ora:

Noi della Grammaldo Mazziotti possiamo aiutarti; affidati alla nostra esperienza per gestire in modo corretto e tempestivo la variazione catastale del tuo immobile. In particolare siamo a disposizione per:
- Valutazione : analizzeremo i tuoi interventi Superbonus 110% e la situazione catastale del tuo immobile per verificare se è necessaria la variazione.
- Gestione completa della pratica: ci occuperemo di predisporre la documentazione, compilare e inviare il DOCFA all’Agenzia delle Entrate, gestire le comunicazioni e risolvere eventuali problematiche.
- Consulenza personalizzata: ti forniremo tutte le informazioni necessarie e ti guideremo passo dopo passo nella procedura.
Siamo qui per te, pronti a offrirti il nostro supporto e la nostra esperienza.
Perché la tua tranquillità è la nostra priorità.
Per maggiori informazioni e per una consulenza, non esitare a contattarci, visita il nostro sito www.grammaldomazziotti.it o contattaci ai nostri numeri.
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